
PLEXIGASS,DAL SETTORE DISABILI!!!...Devo essere sincero.Lì per lì,non ho dato molto peso alla cosa,forse perche’ anch’io come tanti, credevo di avere cose piu importanti a cui pensare. Ma poi si sa’, la curiosità non è solo femmina e cosi ho cercato, tramite queste magnifiche persone, di saperne di più!E mi sono reso conto del problema reale quando sono passato da li’ scendendo dalla tribuna.In piu’ devo ringraziare comunque Silvano Baccarelli che non è rimasto,a differenza di altri,insensibile al problema e che ha fatto un bellissimo servizio sulla cosa.Da qui’ l’idea di saperne di piu’ e di informarmi ,come farebbe il buon cronista, direttamente alla fonte. Ho cercato un contatto con lasocieta’,nella persona dell’addetto stampa Andrea Sonaglia,persona squisita, e ho constatato ,ma non ne ho mai avuto il dubbio, che mi e’ stata data piena soddisfazione,almeno per quel che riguarda le informazioni che cercavo.I fatti concreti sono questi…La societa’,venuta al corrente dei fatti riportati, si e’ subito attivata nei confronti della ditta che ha in gestione la manutenzione ordinaria degli impianti sportivi del Renato Curi,la Infatecno,sollecitando la pulizia degli stessi divisori, in modo che dal settore disabili sia possibile godere di uno spettacolo, che a nostro modo di vedere,dovrebbe essere un loro diritto.E questo per tutta una serie di motivi che non sto’ qui’ ad elencare.Certo la sostituzione di tali divisori sarebbe quantomeno opportuna, ma per un problema di differenza, tra manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria,la cosa ,burocraticamente parlando ,rischia di slittare fino all’estate prossima,e questo devo darne atto alla societa’ calcio Perugia,non dipende da loro,ma dal propietario dell’impianto che altri non e’ che il Comune di
Perugia.Se ne dovrebbe riparlare alla stipula di una nuova convenzione.Fin qui’ ,se vogliamo continuare a parlare di burocrazia, tutto sarebbe risolto,o quasi.Ma credo anche che a volte il buon senso,debba prevalere sulla burocrazia e che chi di dovere debba fare quel qualcosa in piu’ per far si che questa Citta’ ,dai piu’, detta la Citta’ cosmopolita per antonomasia,non diventi come le grandi metropoli Italiane,dove vige il motto…”mors tua ,vita mea”. Noi restiamo ancora alla finestra aspettando che la bella notizia ci possa giungere da chi sa’ che qualcosa puo’ fare.Se cosi’ non fosse non ci arrenderemo facilmente, e potremmo addirittura arrivare a fare ,fuori dello stadio ,con tanto di telecamere al seguito,una mega coletta.Chissa’che con il contributo dei tifosi semplici, anche chi nella vita e’ stato piu’ sfortunato, non possa vivere degnamente una giornata di sport.
E’ solo una questione di buon senso…e di civilta’!!!
Critica la Critica
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